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Brancaia: una storia di successo

Chianti Classico nasce da un territorio al centro della Toscana con un paesaggio inconfondibile, dove il corpo e la mente ritrovano i ritmi della natura, e dove lo sguardo si perde tra i filari delle viti, gli uliveti e i boschi fitti.

A dominare il panorama sono i cipressi, slanciati e affusolati che vestono le stradine di campagna e i vialetti di accesso ai poderi.

Questo viaggio in Toscana, non il primo e sicuramente non l’ultimo, riesce a regalarmi sensazioni uniche.

La calma e la spensieratezza mi accompagnano durante la guida, portandomi in un luogo in cui sembra di sentirmi a casa, senza mai perdere la curiosità e il piacere della novità.

Vado a scoprire Radda in Chianti, un paesino in provincia di Siena dove mi aspetta Barbara Widmer, titolare dell’azienda vinicola Brancaia.

Appena arrivata, non riesco a staccare gli occhi dai bellissimi vigneti, e a non meravigliarmi della pace che trasmette questo luogo.

È proprio qui, sulla collina tra i vigneti, che nasce la storia di successo di Casa Brancaia.

Circa 40 anni fa, nel 1981 una coppia di svizzeri, Brigitte e Bruno Widmer (forse un pò come me) si innamorarono della Toscana e acquistarono la proprietà Brancaia in Castellina in Chianti, a quel tempo un’azienda in stato di abbandono.

Oggi Brancaia è una delle aziende più importanti della Toscana e i suoi vini sono conosciuti in tutto il mondo.

Ma come è stato possibile, nel corso di una sola generazione, trasformare una semplice casa vacanze in un’azienda di successo, rappresentativa di tutto il Chianti Classico?

L’avventura inizia quando, a distanza di due anni dall’acquisto della proprietà, l’azienda si aggiudica il primo posto ad una degustazione di Chianti Classico.

Nel 1989 la famiglia acquista il Podere Poppi in Radda in Chianti e poi nel 1998 nasce la sede di Brancaia in Maremma.

Nello stesso anno subentra Barbara, la figlia dei proprietari ed è proprio in quel momento che inizia la vera sfida; portare il nome dei loro vini ad una popolarità internazionale mai raggiunta, preservando la qualità della produzione.

Barbara Widmer

Barbara, il volto di Brancaia, nasce a Zurigo e studia Architettura. (ecco perché gli interni dell’azienda hanno un design così moderno e curato, come anche le etichette dei vini).

Negli anni dell’Università era impensabile trasferirsi in campagna e produrre vino.Tutto cambia però  dopo un’estate passata in Toscana, dove Barbara si innamora del luogo, dello stile di vita e del vino toscani.

Studia l’enologia e, conseguito un Master inizia il suo percorso nella produzione insieme a Carlo Ferrini.

È architetto, enologa, imprenditrice, donna e madre.Barbara ha saputo innalzare il prestigio del Chianti Classico al livello internazionale; oggi il suo vino è presente sul mercato in 40 paesi diversi.

Le etichette, dal design pulito e monocromatico rappresentano anche l’anima degli stessi vini; non hanno bisogno di una presentazione vistosa, la qualità è percepibile al palato.

L’accoglienza di Barbara è stata eccezionale e ho avuto Il piacere di provare tutta la gamma dei suoi vini.

Da amante di tutto ciò che è “fatto bene”, vi consiglio di assaggiarli tutti.

I miei preferiti sono sicuramente il Tre, l’Ilatraia e il Blu. Veniamo alla breve descrizione di queste tre perle selezionate per voi.

Fatemi sapere se li avete assaggiati e cosa ne pensate!

  1. Brancaia 2018, Tre ,Toscana

80% Sangiovese

10% Merlot

10% Cabernet Sauvignon

Il nome Tre è stato scelto per tre motivi: è l’assemblaggio di Tre vitigni diversi, provenienti da Tre diverse tenute Brancaia; e perché al tempo della sua creazione era il terzo vino Brancaia.

Il Tre è il vino più venduto. Si può definire a tutto pasto, fresco e di pronta bevuta.

2.Brancaia 2016, Ilatraia, Toscana IGT

Cabernet Sauvignon 40%

Petit Verdot 40%

Cabernet franc 20%

Ilatraia è un vino rosso di taglio bordolese, che, grazie al clima mediterraneo della Maremma, presenta una maggiore aromaticità.Matura in barrique francesi per 18 mesi e per un anno di bottiglia. Colore rosso rubino con riflessi granati.

Al naso è piu complesso: Frutta a bacca scura, ciliegia, mora e note di sottobosco.In bocca è speziato, vivace e balsamico. Corposo, fresco, accogliente e con tannini bilanciati. Ottimo per carni rosse, arrosto e brasato.

3.BRANCAIA 2016, Blu Toscana IGT.

È il vino di punta della tenuta Brancaia.

Il primo prodotto dall’azienda che dà subito una forte identità e carattere.

È il vino che ha contraddistinto di più l’azienda al livello internazionale.

Merlot 70%

Sangiovese 25%

Cabernet Sauvignon 5%

Colore rosso rubino, il Blu è un vino che trasmette grande complessità aromatica e regala un mix di piaceri. Note di more, pepe nero, ribes e cacao.

Ideale per una cena importante a base di carne rossa, come ad esempio una bella tagliata.

Eppure mi piace pensarlo come un vino da “meditazione”.

Una bellissima scoperta e degustazione nel cuore della Toscana. Se sei in visita nel Chianti Classico non farti sfuggire questa Eccellenza! Inoltre da qualche anno Casa Brancaia è anche un’osteria e si mangia divinamente 😉

Clicca qui per visitare il sito web di Brancaia!

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13 commenti

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